Una squadra fortissima

La loro relazione va oltre ogni stereotipo. Ad esempio in fatto di velocità. Se Danny viaggia a una velocità di 100 chilometri orari con la sua bici da corsa si sta muovendo sul filo del rasoio. A Stéphane questa velocità invece fa sorridere. Per lei andare a 300 chilometri all’ora su un’auto da corsa fa parte della vita di tutti i giorni. E il suo battuto aumenta appena. Anche se i loro mestieri sono molto diversi, è stato lo sport a far incontrare Danny e Stéphane. Lui, ciclista professionista di 30 anni, a 16 era già campione juniores nazionale, oggi gareggia nella squadra BORA - hansgrohe. È uno dei migliori velocisti al mondo e di tanto in tanto sale anche sul podio, l’ultimo è stato al “Rund um Köln”. È sicuramente anche una questione genetica. Infatti è il figlio di Jean-Paul van Poppel, un ciclista che ha vinto diverse tappe del Tour de France. E la madre, Leontien van der Lienden, ha iniziato a gareggiare nel ciclismo su strada alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. Anche Stéphane ha un padre celebre a cui si è ispirata. Peter Kox nei suoi anni di attività è stato un celebre pilota. E la figlia all’età di nove anni guidava già il go-kart. Dopo una parentesi nell’equitazione ha intrapreso una carriera nel mondo dei motori. La 29enne ha raccolto punti in gare diverse, dal Campionato Gran Turismo Endurance fino all’Asian Le Mans Series. Per i due celebri sportivi olandesi era inevitabile incontrarsi prima o poi. Stéphane e Danny si sono conosciuti nella primavera del 2019, sono usciti insieme per un caffè e poi per una cena. Per farla breve: sei mesi dopo, i due sono andati a vivere insieme e da allora sono inseparabili. 

Di lì a poco è scoppiata la pandemia da Covid-19. Ed è stata una prova impegnativa per la loro relazione in erba. “Prima ognuno di noi aveva la sua vita, viaggiavamo molto. Poi d’improvviso ci siamo ritrovati a trascorrere insieme 24 ore al giorno” racconta Stéphane, “ma è andato tutto benissimo”. La ragazza studiava anche giurisprudenza da casa. In quel periodo Stéphane e Danny hanno iniziato a cucinare più spesso insieme. Per i due atleti l’alimentazione è sempre stato un tema importante. Perché mangiare sano è fondamentale per le prestazioni e la capacità di recupero. E in generale devono essere entrambi molto in forma, perché nelle loro discipline sportive gareggiano ai massimi livelli. Un’alimentazione consapevole e ponderata per Danny è ancora più importante che per Stéphane, come spiega lui stesso. “I piloti hanno un motore sull’auto. Mentre nel ciclismo, il motore è il ciclista stesso. E per offrire alte prestazioni, i motori hanno bisogno di un ottimo sprint”. Per Danny questo significa: tanta pasta, tanto riso, tanti carboidrati. “Non posso mangiare solo insalata, devo avere un apporto energetico sufficiente”, spiega lui. “Altrimenti, maltratterei il mio corpo. Quando gareggio, per fortuna alla mia alimentazione ci pensa il BORA Cooking Truck”.  

A casa Danny ama mangiare cavolini di Bruxelles e asparagi. Due varietà di verdura che a Stéphane non piacciono proprio, tanto per usare un eufemismo. Lei in generale non è un’appassionata di verdura. E poi c’è il coriandolo, che lei adora ma Danny non sopporta. Lui prende il suo piatto senza coriandolo e Stéphane lo aggiunge dopo alla sua porzione. Ma hanno anche un importante punto in comune: entrambi mangiano poca carne. Anche se Danny a volte riguadagna terreno, il titolo di chef migliore in casa se lo aggiudica senza ombra di dubbio Stéphane. Le sue cucine preferite al momento sono quella messicana e quella thailandese. E di tanto in tanto le piace anche modificare le ricette e preparare invenzioni con più carboidrati. “Per fortuna Danny è un velocista e non uno scalatore”, dice Stéphane. “Quindi non deve stare eccessivamente attento a ogni grammo di peso”. 

Anche il 2022 è stato un anno che ha messo alla prova la loro relazione. Stéphane ha ricevuto una proposta irresistibile. La televisione olandese voleva ingaggiarla come reporter TV per la F1. “La Formula 1 è lo sport motoristico per eccellenza e in Olanda è davvero molto popolare” spiega Stéphane. Per questo non ha esitato neanche un secondo e ha accettato il lavoro. Riscuotendo grande successo. La conseguenza è stata che per un anno ha potuto Vedere poco Danny. Perché entrambi erano quasi sempre in giro. “Ci sono stati periodi in cui non ci siamo incontrati per oltre un mese”, ricorda Stéphane. Dopo questa parentesi nel mondo del giornalismo, Stéphane è tornata a gareggiare.  

La domanda che viene naturale porre a questa coppia ad alta velocità è: le vostre due discipline sportive hanno qualcosa in comune? “Beh, dobbiamo coprire una precisa distanza il più velocemente possibile, affrontare le curve nel modo migliore e usare tutta la nostra esperienza”, dice Danny. “E dal punto di vista mentale i nostri sport sono molto simili. Entri in un tunnel”. Danny ama gareggiare, ma preferisce allenarsi. “Puoi farlo ovunque, vedere tante cose diverse, vivere la natura e rimanere in contatto con la vita reale. E puoi sempre fermarti in un posto particolarmente bello a bere un caffè”, spiega.  

Quando i suoi impegni glielo permettono, Stéphane assiste alle gare ciclistiche di Danny nelle vicinanze, come le classiche di primavera o la Parigi-Nizza. E capita anche che i due girino insieme il sud della Francia con le loro bici da corsa. “La prima volta che siamo andati in bici insieme”, racconta Danny, “Stéphane si è fermata all’improvviso nel bel mezzo di una discesa ed è scesa dalla bici. Voleva far raffreddare i freni, cosa di vitale importanza negli sport motoristici, ma superflua nelle corse ciclistiche”. Sorprendetemente quando i due escono in macchina, al volante c’è sempre Danny. Perché a Stéphane non piace guidare su strada normale. Il 2023 è un anno molto speciale per Stéphane e Danny: Il 26 di luglio, per il 30simo compleanno di Danny i due si sono sposati. Ora Stéphane si chiama ufficialmente van Poppel-Kox. Il piano della coppia a medio termine è di concentrarsi maggiormente sulla vita familiare, per avere più tempo libero. Ma ci vorrà ancora del tempo. Perché i due sono troppo forti nei loro rispettivi sport e troppo appassionati per pensare di smettere in un futuro prossimo.