Qual è il motore dei professionisti della squadra ciclistica BORA – hansgrohe durante le corse?
Aprile 2022
Gli ingredienti della ricetta motivazionale
Vale sia per i ciclisti dilettanti che per i professionisti: col sole di primavera si risveglia la voglia di risalire in sella. Ma che succede quando ci risulta difficile, il meteo o l’umore non collaborano e il divano chiama insistentemente? Abbiamo chiesto ai giovani di BORA – hansgrohe qual è la leva che li spinge. Perché una cosa è certa: senza motivazione non c’è traguardo. Il divertimento non deve mai venir meno, perché solo così è possibile mantenere viva la spinta. E nel caso in cui il divertimento venisse a mancare, ci vengono in soccorso le attività fatte in buona compagnia, perché si sa: buona compagnia, mezza la via.
Sin ringrazia per le foto:
BORA – hansgrohe / veloimages.com
BORA – hansgrohe / Sprintcycling
BORA – hansgrohe
Impariamo dai professionisti
Quando il ciclismo è anche una professione, come per i componenti della squadra BORA – hansgrohe, bisogna essere anche campioni di motivazione. Innanzitutto, si spronano ovviamente a vicenda, dato che: Teamwork makes the dream work. Tuttavia, ciascuno possiede i propri trucchetti con i quali restare sempre e immancabilmente motivato.
Per il belga Jordi Meeus, ad esempio, l’incentivo più importante a vincere è lo spirito di squadra. Emanuel Buchmann e Jonas Koch traggono stimolo perlopiù dai successi, dai risultati positivi e da uno sguardo ai costanti miglioramenti dell’ultimo anno. Stessa cosa per Aleksander Vlasov: fedele al motto “the sky is the limit” (= come limite c’è solo il cielo), anche per lui si tratta di migliorarsi costantemente senza demordere mai. Lennard Kämna si entusiasma in modo particolare quando lascia il segno in una gara e agisce in modo offensivo. Possiede infatti ciò che in ciclismo è noto come “carisma”, ovvero un misto di coraggio e di piacere assoluto per la corsa, quindi esattamente ciò che entusiasma lo spettatore. E quando non funziona la motivazione a lungo termine, Patrick Konrad si attacca a obiettivi a breve termine, settimanali, attenendosi al motto: “Prima il dovere, poi il piacere e la ricompensa”. Per molti della squadra, tuttavia, praticare un hobby per professione è un incentivo di per sé sufficiente. Considerandolo un privilegio, diventa facile convincersi da soli. A volte persino troppo facile. Felix Großschartner a volte deve frenarsi quando, in allenamento, dà il tutto per tutto ispirato da documentari sportivi o buona musica e minaccia di esagerare.
La famiglia: sostegno, equilibrio e incentivo “all-in-one”
Anche il proprio ambiente e la famiglia fungono da sprone. Lo sa bene, ad esempio, Cesare Benedetti, che sente la responsabilità verso la propria famiglia. Anche il fatto di voler offrire alla propria moglie e ai propri figli un’esistenza senza pensieri grazie al suo lavoro costituisce una motivazione. Anche Wilco Kelderman, Patrick Gamper e Nils Politt considerano questo un ambito molto importante. La famiglia, infatti, non solo rappresenta una leva, ma è anche un personale rifugio di pace che, al bisogno, è in grado di frenare, di spostare il baricentro dei pensieri e di affinare lo sguardo su ciò che conta. Luis-Joe Lührs arriva al punto di allenarsi insieme al fratello Leslie (anche lui ciclista professionista) e ai loro genitori. E quando Martin Laas saluta la famiglia prima di partire per luna gara, suo figlio gli fa l’inequivocabile raccomandazione: “Papà, portami a casa una medaglia!”
Dai sogni d’infanzia agli animali da allenamento
Una fonte di motivazione che spesso funziona e contraddistingue molti sportivi già da bambini sono i modelli personali di riferimento. Molti dei ciclisti professionisti di oggi tifavano per i loro grandi eroi davanti alla TV o addirittura facendosi un giro indossando la loro maglia. Per i ragazzi di BORA – hansgrohe, in cima alla lista c’erano in particolare velocisti come Tom Boonen o Robbie McEwen. Gli stessi che rappresentavano i modelli personali di Sam Bennett e Jordi Meeus. Tra l’altro, entrambi sono diventati a loro volta velocisti. È una storia simile con Sergio Higuita e Matteo Fabbro. Entrambi sono di piccola statura, hanno una propensione per gli attacchi esplosivi sulle salite ripide ed emulano gli spagnoli Joaquim Rodríguez e Alejandro Valverde. E quando, come Danny van Poppel, hai l’occasione di far visita al tuo idolo Robbie McEwen nella sua casa in Australia da professionista esperto, allora i sogni d'infanzia si avverano e l'ispirazione è già preconfezionata. A volte, però, anche il luogo dove vivi porta con sé il tuo idolo personale: Nils Politt ha avuto l’opportunità di allenarsi per anni col suo idolo e amico André Greipel. Insieme ad altri tre professionisti, Politt “La giraffa” e Greipel “Il gorilla” hanno costituito un gruppo che si è autonominato “Animali da allenamento di Colonia”.
Arnold Schwarzenegger, Michael Jordan e i propri genitori
Ma i modelli della Band of Brothers, come si autodefinisce la squadra BORA – hansgrohe, non sono sempre necessariamente dei campioni di ciclismo. Nel corso della sua carriera, Cesare Benedetti ha sempre cercato di apprendere e acquisire qualcosa da ogni avversario o compagno di strada. Infatti, anche i ragazzi che non arrivano primi al traguardo lavorano sodo per raggiungere i propri obiettivi. L’ispirazione viene anche da altre discipline sportive. Il campione di basket Michael Jordan e il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton hanno guidato Frederik Wandahl. Un vero talento multiplo è invece il mito di Marco Haller, che ammira la classe e l’eclettismo di Arnold Schwarzenegger, attivo ai massimi livelli sia nello sport come bodybuilder che come attore e persino come politico. Ma la celebrità non è sempre indispensabile per rappresentare un buon modello. Per Patrick Gamper e Ide Schelling il principale modello di riferimento sono i rispettivi genitori, indipendentemente da quanto corrano veloci in bicicletta. Chi ci conosce meglio può semplicemente darci supporto e spesso fornire i consigli migliori, anche al di là dello sport.
Scopri quali altri idoli hanno i nostri ragazzi nel video: